Chi decide cosa è bello e cosa non lo è? La bellezza è qualcosa di oggettivo – esistono cioè elementi concreti che fanno sì che una cosa sia bella – oppure “la bellezza è negli occhi di chi guarda”?
E’ l’insieme delle qualità che si percepiscono attraverso i sensi, le quali sono in grado di suscitare sensazioni emozionanti e piacevoli sia a livello conscio che inconscio ma assolutamente soggettive. Un bell’aspetto parte principalmente dalla cura di sé stessi, dal tempo che dedichiamo a noi, sia che si tratti di usare creme, massaggi, trattamenti estetici, cura dei capelli, ma soprattutto…dipende da come si “indossa” il proprio corpo, da quanto ci si sente a proprio agio. Il concetto di “bello” è cambiato nei secoli ed ancora in continua trasformazione. E’ un concetto sottoposto a mutazioni in base ai fattori più multiformi (cultura, nazionalità, religione, tradizioni, periodo storico).
La medicina estetica comprende le procedure mediche volte a migliorare l’aspetto fisico e la soddisfazione del paziente, aiutando a minimizzare gli effetti del normale invecchiamento. Infatti, i pazienti ora richiedono procedure rapide e non invasive con tempi di inattività minori e rischio molto ridotto.
La sempre crescente richiesta di “bellezza” fa si che il medico estetico debba stabilire un dialogo con il paziente per capire se si tratta solo del bisogno di sentirsi bene nella la propria pelle o di essere accettato dal mondo. Non possiamo ignorare l’importanza dell’estetica da un punto di vista psico-sociologico.
Il medico estetico deve anche essere psicologo, riuscire a percepire nelle parole non dette dal paziente, quando il bisogno di migliorare l’ apparenza sia realmente dovuto ad un inestetismo o solo ad una percezione negativa del proprio corpo .
L “ossessione della bellezza” porta a cercare trattamenti eccessivi e sarà il medico estetico a guidare il paziente nella ricerca dei trattamenti più idonei alle sue richieste.