No, si percepisce una sensazione di fastidio. In caso fosse necessario, per rendere il trattamento più confortevole, è possibile applicare una pomata anestetica circa 30 minuti prima.

Dopo il trattamento i pazienti possono sentirsi come se avessero un’ustione da sole.

L’eritema è l’evento più comune tra gli effetti (24-36 ore)

Il microsanguinamento si arresta nel giro di poche ore.

Normalmente per la guarigione delle aree trattate sono necessari circa 5 giorni.

Il risultato è definitivo, purché non si abbia di nuovo l’acne.

Gli endpoint e le risposte variano in ogni paziente. In ogni caso possono essere indicate da 1 a 3 sedute a distanza di 45-60 giorni l’una dall’altra.

No, a seconda della tipologia e dell’aggressività si può sperimentare una sensazione di lieve bruciore che però cessa con la procedura.

Il numero di trattamenti varia in base all’endpoint desiderato e al tipo di acido utilizzato. Sarà necessario valutare la risposta della cute del paziente.

Quando si sottopone un paziente al primo trattamento si esegue il Patch test dietro l’orecchio della sostanza che verrà utilizzata.

Per le 2 settimane successive al trattamento sarà ssolutamente vietato esporsi al sole o fare lampade solari. A seguito di tale periodo sarà necessario applicare creme con SPF 50+ per altre 2 settimane ad ogni esposizione.

Ci sono procedure estetiche eseguite comunemente per quasi tutte le parti del viso, compresi il collo, il naso, gli occhi, le orecchie, il gaglio, la fronte, così come i seni e l’addome. Inoltre, la revisione delle cicatrici e gli interventi di liposuzione sono potenzialmente possibili sulla maggior parte delle aree del corpo.

In media, la maggior parte degli interventi chirurgici impiegano 2-3 ore nella sala operatoria, con le più estese procedure multiple che durano diverse ore. Il tempo supplementare è spesso richiesto per la preparazione e il tempo di riposo e di recupero dopo l’intervento stesso, soprattutto quando viene somministrata sedazione o anestesia generale.

Tutti gli interventi chirurgici comportano rischi, come sanguinamento, possibili infezioni, ecc. Si prega di consultare le informazioni relative alla chirurgia specifica o consultare un chirurgo qualificato per informazioni più dettagliate.

Tra gli interventi più frequenti sono: chirurgia di aumento del seno, rinoplastica, facelift e blefaroplastica (chirurgia delle palpebre).

In generale, se è cosmetico, la tua assicurazione medica non coprirà l’intervento chirurgico o il trattamento. (Vedere le domande relative alla differenza tra interventi chirurgici “plastici” e “ricostruttivi” per ulteriori informazioni su questo argomento).

Le procedure chirurgiche più ricostruttive richiedono una o due settimane per la guarigione. Tuttavia, il tempo di recupero dipende anche dal paziente e da interventi ricostruttivi specifici eseguiti. Alcuni pazienti sono in grado di tornare a una normale routine subito dopo una procedura di ricostruzione chirurgica, mentre altri richiedono diverse settimane per mantenere un normale livello di funzionamento. In alcuni casi i risultati finali non vengono cancellati per mesi.

La linea tra chirurgia estetica e ricostruttiva può essere talvolta offuscata. Generalmente, la chirurgia ricostruttiva migliora sia l’aspetto che la salute. Alcuni esempi di chirurgia ricostruttiva includono: Rimozione tumorale Riparazione di Laceration Revisione della cicatrice Chirurgia della mano Riduzione del seno Ricostruzione del seno (a seguito del trattamento chirurgico del cancro al seno) Burn Care – Rinoplastica ricostruttiva (per migliorare il flusso dell’aria del naso) Chirurgia delle palpebre (per migliorare il campo visivo)

Tipicamente, la differenza esiste nello scopo della chirurgia. Chirurgia estetica eseguita con l’obiettivo primario di migliorare l’aspetto di uno. La chirurgia ricostruttiva viene eseguita per migliorare la salute personale, la funzione corporea o alleviare le malattie ed è spesso considerata necessaria medica

Nei primi tempi le mammelle appariranno piuttosto rigide, sopratutto se le protesi sono posizionate in sede retro pettorale, nel giro di 1-2 mesi appariranno morbide e mobili come una mammella naturale.

Il ritorno all’attività sportiva deve essere fatto in maniera graduale, in genere dopo 2-3 settimane è possibile riprendere ginnastica e sport.

Sconsiglio alle pazienti con protesi poste in sede retro pettorale attività fisica che comporti la contrattura intensa del muscolo pettorale. Ogni personal trainer potrà dare indicazioni giuste su gli esercizi da evitare.

Utilizziamo attualmente due soli tipi di incisioni, per inserire le protesi, nella mastoplastica additiva, sulla base di fattori anatomici, estetici e di preferenza della paziente. Le incisioni per la mastoplastica additiva possono essere realizzate nella parte inferiore del contorno dell’areola, cioè nella regione di cute scura che circonda il capezzolo, sulla transizione tra il rosa più scuro e quello più chiaro della cute normale, o sotto l’ascella. Non ci piacciono le incisioni sulla piega sottomammaria: quelle cicatrici lunghe parecchi centimetri, che appaiono in tutte le condizioni, sotto il seno, anche al mare con il costume da bagno, sono proprie a nostro modo di vedere, di un modo antiquato di intendere la chirurgia estetica del seno.

Bisogna innanzitutto distinguere tra le protesi di vecchia generazione con involucro liscio, riempite con silicone liquido e quelle che usiamo attualmente. Tutte le volte che abbiamo sostituito protesi di vecchia generazione ho quasi sempre trovato una piccola quantità di silicone trasudato fuori dall’involucro delle protesi anche se intere e non danneggiate.

Il passaggio del silicone liquido attraverso l’involucro intatto, giustifica in un certo senso la sostituzione di queste protesi dopo un periodo variabile tra 7 e 15 anni dall’intervento di mastoplastica additiva, anche se ho già sostituito impianti collocati più di 20 anni fa senza alcun tipo di rottura o anormalità.

I cattivi risultati estetici dopo un interfento di mastoplastica additiva, possono dipendere da numerosi fattori. Tralasciando le problematiche più rare che comunque vanno discusse nei casi specifici in sede di visita col proprio medico, le complicazioni estetiche che si riscontrano più frequentemente sono generalmente dovute ad un errato posizionamento delle protesi in seguito ad inadeguata dissezione della “tasca” dove queste andranno ad alloggiare, con possibili asimmetrie specialmente al livello del solco sub-mammario anche se in mani esperte questo tipo di complicazione, generalmente non occorre.

Un altro problema tipico sono le cicatrici di cattiva qualità in chirurgia estetica, che possono essere legate a problemi di cicatrizzazione costituzionali del paziente,indipendentemente dalla bontà della sutura realizzata dal chirurgo oppure legate a problematiche insorte come il cedimento di punti di sutura e che comunque possono essere “ritoccate” e migliorate in un secondo tempo.

Certamente, la protesi mammaria in silicone , soprattutto se posta in sede retro muscolare, non ha controindicazioni all’allattamento.

Questa è una “leggenda metropolitana”, le protesi sono inserite nel corpo umano e hanno la stessa temperatura dei tessuti.

Molto dipende da come cicatrizza la paziente e dal tipo di incisione per l’inserimento. In genere dopo 2 mesi, nella maggior parte dei casi, e in pazienti con buona cicatrizzazione è difficile vedere la linea di sutura

In genere sconsiglio alle pazienti di indossare reggiseni col ferretto se non in occasioni particolari. Il ferretto tende col tempo e l’uso prolungato, soprattutto quelli con effetto push up a dislocare la protesi.

Nelle prime fasi dell intervento, soprattutto se si utilizza la via di accesso periareolare, si può avere una iposensibilità del complesso areola-capezzolo che torna alla normalità nel giro di pochi mesi

Se ciò fosse vero, dico sempre alle mie pazienti, si assisterebbe ad ogni decollo dell’aereo ad una serie di esplosioni tipo serata di capodanno. Anche questa è una leggenda alimentata anni fa dalla stampa che non corrisponde a verità.

Consiglio di sottoporre una giovane paziente a mastoplastica additiva dopo che lo sviluppo sai terminato e le mammelle non subiscono modificazioni volumetriche da un anno.

Non è possibile stabilire a priori la durata delle protesi in quanto non sono pneumatici che si consumano con l’uso. Ci sono mie pazienti che hanno protesi da 20 anni senza nessun disturbo od evidenti segni di rottura. Le protesi attualmente in commercio, comunque, sono garantite a vita; in caso di rottura o contrattura capsule vengono sostituite gratuitamente dalla ditta fornitrice con protesi della stessa marca.

l’aumento del seno consiste in un aumento di volume di quest’ultimo che si traduce in un aumento di taglie del reggiseno. Il modellamento viene praticato per migliorare la forma in generale delle mammelle o per correggere una problematica particolare ( es. seno cadente-ptosico, eccessiva asimmetria tra le due mammelle o tra i due complessi areola-capezzolo). Spesso questi due miglioramenti vengono effettuati in un unico intervento e comunque l’aumento del seno di per se comporta un miglior posizionamento del complesso areola-capezzolo e una migliore forma della mammella in generale.

In genere dopo un mese non ci sono problemi, avendo cura di proteggere le cicatrici con uno schermo totale per il primo anno.

In genere dopo 7 giorni si può riprendere una normale attività. La presenza di piccole ecchimosi post-operatorie possono essere coperte con un fondotinta anallergico.

La cicatrice inferiore, dopo 7-10 giorni, è praticamente invisibile. La cicatrice superiore sarà evidente, a palpebra chiusa, per circa un mese per poi sparire completamente. In questo periodo è possibile camuffarla con un fondotinta anallergico.

Più di 13,1 milioni di procedure cosmetiche chirurgiche e non chirurgiche sono state eseguite negli Stati Uniti nel 2010, secondo la Società americana di chirurghi plastici. Questo è un aumento del 5% rispetto al 2009.

A seconda di ciò che è più appropriato per la tua situazione particolare, il chirurgo deciderà quale tipo di anestesia da usare. Lui o lei risponderà a tutte le domande che avete.

Sì, la liposuzione tumescente, una nuova tecnica che provoca meno lividi, meno gonfiore e un recupero più rapido rispetto a vecchi metodi tradizionali di liposuzione, viene eseguito abitualmente presso il Cleveland Clinic Cosmetic & Plastic Surgery Center.

La liposuzione Tumescent utilizza un ampio volume di epinefrina diluita per causare una forte costrizione dei piccoli vasi sanguigni, che porta a meno sanguinamento, meno emorragie e meno gonfiore.

Dipende dalla malattia del paziente e dai farmaci attuali. Parlane con il tuo chirurgo plastico sulla tua situazione specifica.